Frate Rufino (accoglienza)

Regola per gli eremitaggi

 Coloro che vogliono condurre vita religiosa negli eremi, siano tre frati o al più quattro. Due di essi facciano da madri ed abbiano due figli o almeno uno. I due che fanno da madri seguano la vita di Marta (Cfr. Lc 10,38-42), e i due che fanno da figli quella di Maria.

E questi abbiano un chiostro, nel quale ciascuno abbia una sua piccola cella, nella quale possa pregare e dormire. E sempre recitino compieta del giorno, subito dopo il tramonto del sole, e cerchino di conservare il silenzio e dicano le ore liturgiche e si alzino per il mattutino, e prima di tutto ricerchino il regno di Dio e la sua giustizia (Mt 6,33; Lc 12,31). Dicano prima ad un’ora conveniente e dopo terza sciolgano il silenzio e possano parlare e recarsi dalle loro madri. E quando vorranno, potranno chiedere ad esse l’elemosina, come dei poverelli, per amore di Dio. Poi dicano sesta e nona e i vespri all’ora stabilita. E nel chiostro, dove dimorano, non permettano a nessuna persona di entrare e neppure vi mangino. E quei frati che fanno da madri procurino di stare lontani da ogni persona e, per obbedienza al loro ministro, custodiscano i loro figli da ogni persona, così che nessuno possa parlare con essi. E questi figli non parlino con nessuna persona se non con le loro madri e con il ministro e il loro custode, quando piacerà ad essi di visitarli, con la benedizione del Signore Iddio.

I figli però talora assumano l’ufficio di madri, come sembrerà loro opportuno disporre per un necessario avvicendamento, e cerchino di osservare con attenzione e premura tutte le cose sopraddette.

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Realizzato da www.edevint.fr Illustrazione di Laurent Bidot Traduzione : Elisabetta Daturi